COPERTINA ARTICOLO ZUCCHETTI

Zucchetti e le strategie ESG: scrivanie condivise, inclusività e parità di genere

L’innovazione al servizio del business sostenibile. Così Zucchetti, la prima società a proprietà italiana per fatturato «software» in Italia, affronta le sfide dell’economia globale che sta spingendo le aziende sempre più verso una nuova cultura ambientale. Diventa perciò fondamentale per le aziende ri-organizzare i propri processi in linea con gli obiettivi di tutela dell’ambiente e nel rispetto dei principi di uno sviluppo sostenibile. 

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Le politiche ESG (Environmental, Social and Corporate Governance) sono un pilastro fondamentale per le imprese che aspirano a un’operatività responsabile e sostenibile. Zucchetti, leader del settore IT, ha ottenuto risultati significativi non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche in termini di sviluppo sociale e buone pratiche di governance aziendale. «Al nostro interno stiamo cercando di portare avanti la valorizzazione sia delle politiche di genere sia ambientali – dichiara Paolo Susani, direttore commerciale Zucchetti – da una parte abbiamo puntato l’attenzione sui consumi sfruttando la tecnologia che noi stessi produciamo, è stato fatto un richiamo per tutte le aziende del gruppo e per tutti coloro che lavorano per noi. Anche col data center stiamo attuando politiche carbon-free anche se ci vorrà tempo. Inoltre, stiamo prestando molta attenzione alle politiche di desk sharing per lavorare in una logica sempre più sostenibile. In ufficio, per esempio, le scrivanie condivise hanno dato il là a un lavoro incredibile di ottimizzazione delle risorse, si cerca di gestire la documentazione con la tecnologia, per azzerare l’utilizzo della carta e i consumi che ne derivano. La nostra azienda si sta dimostrando molto attenta a questi aspetti».

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Parità di Genere certificata Il carbon-free non è l’unico obiettivo che la Zucchetti ha centrato in tema di governance aziendale. Zucchetti per l’anno 2023 ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere in virtù della coerenza delle proprie attività con la prassi Uni/PdR 125:2022, l’unico standard in Italia sulla gender equality, che definisce criteri rigorosi per valutare l’impegno delle organizzazioni a promuovere un cambiamento culturale a sostegno delle tematiche di diversità e inclusione. La Certificazione è stata conseguita anche grazie al fatto che l’azienda ha intrapreso un percorso virtuoso ancora prima che le direttive nazionali istituissero tale iniziativa per «accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne». In Italia la Certificazione può essere rilasciata solo da enti accreditati da Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento indicato dal Governo italiano, che ha il compito di attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione e verifica.

Deve diventare una parte del sistema azienda il rispetto dell'ambiente e dei consumi, chi fa parte dell'azienda deve sentirsi parte di questo progetto di rinnovamento

Un nuovo modello sostenibile I criteri ESG (ambiente, sociale e governance) sono diventati importanti quanto quelli finanziari per valutare le performance delle società di ogni grandezza. Questo è dovuto alla necessità di accelerare la transizione verso un nuovo modello sostenibile di imprese e società, più adatto ad affrontare i grandi rischi globali. Per raggiungere questi obiettivi diventa fondamentale investire anche nel personale che per Zucchetti rappresenta una grande risorsa, forte anche del fatto che l’età media dei suoi dipendenti è di 35 anni: «Le nuove generazioni sono molto attente alle politiche di sostenibilità – spiega Susani – è un sistema attrattivo anche per loro. Deve diventare una parte del sistema azienda il rispetto dell’ambiente e dei consumi, chi fa parte dell’azienda deve sentirsi parte di questo progetto di rinnovamento. C’è tantissima cultura all’interno dell’azienda per sensibilizzare tutti al miglior utilizzo delle risorse. La generazione giovane valuta in primis queste questioni, sente il valore del rispetto di una cultura green». Politiche ESG anche per i clienti Le politiche ESG vengono attuate sia all’interno che all’esterno dell’azienda. «La nostra tipologia di gestione – continua Susani – coinvolge anche i nostri clienti, oltre alla vendita delle nostre soluzioni cerchiamo di mettere in pratica una politica che spinge i nostri stessi fornitori ad attuare le nostre politiche dell’ambiente. Con i fornitori stiamo molto attenti sia all’aspetto finanziario che all’aspetto etico, cerchiamo di capire come si comportano nell’ambito delle disposizioni ambientali anche se oggi non siamo ancora al cento per cento su una gestione di questo tipo ma resta nei nostri obiettivi. Ci sono poi le collaborazioni con altre aziende che avvengono su più fronti. Abbiamo a che fare con partner che seguono le nostre logiche, che hanno un progetto che ci consente di perseguire gli stessi obiettivi insieme».

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Sono oltre 8.000 (6.800 in Italia e 1.200 all’estero) le risorse umane Zucchetti, dislocate nelle diverse sedi e per tutte loro Zucchetti da più di quarantacinque anni è impegnata nel creare un clima aziendale che valorizzi la diversità e l’inclusione. «Occorre lavorare con impegno e convinzione per attuare una reale situazione a favore dell’inclusione e della parità di trattamento e in cui non vi siano discriminazioni di genere» dichiara Cristina Zucchetti, Presidente di Zucchetti Group. «Zucchetti ha in sé, fin dalla fondazione, il fattore inclusività, tanto che in qualità di responsabili delle prime soluzioni sviluppate da Zucchetti per la gestione degli studi commercialisti e per l’elaborazione dei cedolini paga, furono scelte due donne. Abbiamo sempre operato, quindi, cercando di formare dei team di lavoro ‘misti’, in cui i generi fossero equamente rappresentati perché dalla valorizzazione della diversità e dal confronto nascono le migliori idee per portare benefici, mediante l’innovazione, non solo ai nostri clienti, ma a tutte le persone, come recita il nostro purpose: «Noi innoviamo per migliorare la tua vita». Oggi le donne rappresentano il 42% dell’organico rispetto al 31% che è la media del settore IT».

Oggi le donne rappresentano il 42% dell’organico rispetto al 31% che è la media del settore IT.

Sostegno alla genitorialità

Un dato decisamente soddisfacente per l’azienda, ma potrebbe essere incrementato ulteriormente se si trovassero più candidate sul mercato del lavoro con le competenze tecniche e digitali necessarie. «Purtroppo, tra le giovani, solo una su cinque decide di specializzarsi nelle facoltà scientifiche e solo il 15% sceglie una carriera nell’informatica – sottolinea Cristina Zucchetti –. Per questo motivo, da diverso tempo promuoviamo azioni di sensibilizzazione affinché le donne intraprendano percorsi di studio delle discipline STEM e abbiamo verificato di recente un miglioramento nel campo della consulenza in ambito digitale. Il nostro modo di operare a favore dell’inclusività si estende in modo trasversale: per esempio nell’ambito dei servizi di people caring, destinati a chi lavora in Zucchetti, sia madri che padri possono trovare un valido sostegno per la genitorialità. Inoltre, la flessibilità oraria, la modalità del lavoro ibrido e altri servizi per la conciliazione famiglia-lavoro sono strumenti messi a disposizione del personale per alimentare serenità e benessere. Si tratta prima di tutto di un cambiamento culturale al quale abbiamo aderito forti dei nostri valori. Il percorso non si conclude qui: abbiamo recepito importanti stimoli per fare ancora meglio l’anno prossimo, quando verrà rinnovata la Certificazione della Parità di Genere».

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ANNA SAURGNANI

Direttore Responsabile
Bruno Bonassi
Responsabile del progetto
Alberto Capitanio
Direttore Commerciale
Andrea Amighetti
Direttore Creativo
Giovanni Formato
Grafica
Andrea Vitali, Devis Renesto
Testi
Laura Arrighetti, Fabio Conti, Giorgio Lazzari, Ivan Scelsa, Chiara Scotti, Donatella Tiraboschi

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• Andrea Cherchi

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