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Le associazioni in campo a sostegno del territorio

Il tessuto associativo di categoria presente nella pianura si conferma vivace e propositivo, capace di stare vicino alle aziende, nell’ottica di uno sviluppo futuro che tiene conto della sostenibilità. Il dibattito sollevato da Pianura Network coinvolge le principali realtà operative sul territorio con spunti che guardano al futuro. Ecco la voce di alcune associazioni intervenute sul progetto di sinergie da attivare sul territorio della pianura lombarda

Un terziario spinto sulle green practices

Networking Associazioni 01
Marco Barbieri
Con oltre 40 mila imprese associate per più di 300.000 addetti, Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, è la più grande organizzazione territoriale Confcommercio italiana. Ad essa aderiscono 95 associazioni di categoria in rappresentanza di tutte le attività del terziario (commercio, turismo, servizi e operatori delle professioni) ed è capillare la diffusione a Milano, Lodi e Monza e Brianza con 18 associazioni territoriali. 
L’associazione svolge una costante attività di lobby istituzionale e ha un ruolo economico, sociale e culturale di primo piano nella valorizzazione e promozione delle imprese del terziario, fornendo un’articolata offerta di servizi nel campo sindacale, nella formazione e nel lavoro – con l’applicazione del Contratto nazionale del terziario – nell’assistenza e nella consulenza fiscale e legale sui contratti per l’energia, supportando le imprese nell’evoluzione tecnologica e digitale.
Molto importanti anche le azioni avviate nella sostenibilità con la diffusione delle green practices di imprese e start up che hanno intrapreso azioni o ideato progetti a tutela dell’ambiente. Sostenibilità che, afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza “è il terreno sul quale siamo e saremo chiamati a confrontarci, perché la sostenibilità diventi sempre più una leva competitiva per le imprese e uno strumento di promozione complessiva dei luoghi e del loro uso consapevole“. 
Tra le iniziative in cui Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza è stata attiva, vi sono, ad esempio, le “Green Week” organizzate dal Comune di Milano, l’adesione a campagne come “Milano plastic free” di Comune e Legambiente per la riduzione degli imballaggi e della plastica usa e getta, e il progetto di riforestazione “Forestami” di Ersaf e Legambiente Lombardia.

Un tesoro di specialità Dop e Igp per la tavola di tutti i palati

Paolo Carra
Fra le attività maggiormente diffuse c’è senza dubbio l’agricoltura, che negli ultimi anni in Italia è diventata la più green d’Europa e può contare sulla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica che garantisce prodotti sani, genuini e a filiera corta alla popolazione. “La Lombardia, precisa Paolo Carra, Vicepresidente di Coldiretti Lombardia, può contare su un tesoro di 34 specialità Dop e Igp riconosciute, 41 vini Dop e Igp e 268 prodotti alimentari tradizionali per un totale di oltre 300 campioni del gusto a tavola. Il settore agricolo italiano è tra i più sostenibili a livello comunitario: appena il 7,2% di tutte le emissioni a livello nazionale. Produciamo anche 1,7 miliardi di metri cubi di biometano, ma è possibile quadruplicare questa cifra nel giro di meno di dieci anni con la trasformazione del 65% dei reflui degli allevamenti.
Di fronte al cambiamento climatico e all’aumento delle temperature, la siccità e gli eventi estremi che hanno provocato danni in agricoltura per oltre 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno (pari al 10% della produzione nazionale) – prosegue Carra, anche in Lombardia gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. L’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. Nel futuro occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. 
Servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex-cave per raccogliere l’acqua piovana. Ma bisogna puntare anche sulla digitalizzazione delle campagne e sull’agricoltura 4.0, favorendo investimenti in bioenergie e fotovoltaico sui tetti senza consumo di suolo e sulla chimica verde, conclude Paolo Carra. Nelle campagne della pianura lombarda abbiamo numerosi esempi di sostenibilità e guardiamo al futuro con grande fiducia visto anche l’impegno di numerosi giovani“. Tra gli esempi virtuosi ci sono la Fattoria digitale tra Big Data e satelliti, portata avanti dall’imprenditore Andrea Ronca di Marmirolo (MN), o Energia pulita a prova di bambino di Beatrice Santini a Malagnino (CR) che ha ideato un progetto sulle energie rinnovabili per migliorare le performance aziendali, che comprende anche un percorso didattico per le scuole.

Un pensiero sociale sul suolo e sulle acque

Giuseppe Guerini
Giuseppe Guerini, Presidente di Confcooperative Bergamo, sottolinea come sia importante che attorno all’area della pianura bergamasca, ma non solo, si vada ridefinendo uno spazio di pensiero e di progettazione.
La trasformazione passa da infrastrutture e trasporto ferroviario che stanno ridisegnando l’area, ma occorre evitare che il territorio venga sfruttato secondo i flussi di economia prevalente, ad esempio, con insediamenti di logistica che portano lavoro e ricchezza ma risultano poco propensi alla stabilità, tanto da influenzare anche il tipo di popolazione con conseguenti dinamiche economiche e sociali. La seconda riflessione – prosegue Guerini – riguarda la tutela del suolo.
Da decenni abbiamo sviluppato una politica agricola molto importante, che oggi deve essere integrata con le filiere corte e l’alta qualità, valorizzando il suolo in comune ed evitando il suo impoverimento. Tutti noi ci siamo resi conto di quanto siano gravi i fenomeni siccitosi causati dai cambiamenti climatici: un tema sul quale ragionare e intervenire il prima possibile. L’importanza di avere uno spazio di discussione come Pianura Network – fa presente Guerini – consente di riflettere e di pensare alle giuste soluzioni e contromisure per affrontare il fenomeno nelle realtà che vanno da Bergamo a Lodi, da Crema a Cremona. I territori sono in forte trasformazione ed è indispensabile un pensiero sociale e politico che riguardi il suolo e le acque. Si parla spesso di periferie e anche qui dobbiamo fare un grande lavoro per evitare di costruire insediamenti che portino verso la solitudine e non vivano appieno la comunità, con il rischio di formare periferie esistenziali, come le definisce Papa Francesco – conclude Giuseppe Guerini -. Il mondo cooperativo, particolarmente attivo nella pianura, ha sempre rappresentato un valore aggiunto e un bacino importante con esperienze molto innovative che dimostrano grandi capacità e si basano sul rispetto della tradizione e su un forte legame con il territorio. 
L’asse che corre lungo la BreBeMi non deve diventare un prolungamento della città di Milano, ma occorre mantenerlo integrato al territorio della pianura che sorregge le nostre montagne: una scommessa sulle specificità territoriali che parte da Treviglio, con un’attenzione non solo all’aspetto economico, ma anche a quello sociale.

Tutelare le imprese locali con appalti a “km 0”

Vittorio Boselli
L’importanza della collaborazione fra associazioni viene sottolineata anche da Vittorio Boselli, Direttore di Confartigianato Imprese della provincia di Lodi, che racconta come “la nostra organizzazione è la più rappresentativa su scala provinciale ed è l’unica rimasta autonoma dal punto di vista economico e politico. 
Rappresentiamo per il 75% l’impresa artigiana e per la restante parte le PMI e le realtà collegate al commercio e servizi, compresi pubblici esercizi e negozi di vicinato. Per stare vicini alle imprese portiamo avanti il patto con il sindaco – prosegue Boselli –, in modo da stabilire una forma di negoziato permanente con gli enti locali: in questo modo riusciamo a confrontarci e a definire punti programmatici che mettono al centro il fare impresa. Fra le tematiche che ci stanno più a cuore c’è senza dubbio il contrasto alle attività sommerse e abusive, in modo da tutelare l’impresa buona, ma lavoriamo anche sugli appalti a Km 0 per valorizzare la rete di imprese locali.
Confartigianato punta alla riqualificazione delle aree produttive, a una rete efficiente di servizi con una tassazione equa e a un ambiente lavorativo umanamente accogliente. Confartigianato Lodi guarda al futuro e con il progetto Indovinare la vita si rivolge all’orientamento dei ragazzi ai mestieri. Dobbiamo necessariamente pensare alle giovani generazioni – aggiunge Vittorio Boselli. Da 10 anni siamo impegnati nelle scuole e in particolare sulle seconde medie, un periodo delicato dove ragazze e ragazzi decidono il loro futuro lavorativo. Un gruppo corposo di maestri artigiani hanno ideato un itinerario teorico e pratico con laboratori dedicati ai principali mestieri, conditi da esperienze che consentono di venire a contatto, spesso per la prima volta, con i lavori manuali che uniscono capacità e conoscenze. 
Tutte queste iniziative hanno maggior valore quando si fa sistema con il territorio, in modo da contribuire allo sviluppo economico e sociale”, conclude Boselli. Siamo in una smart land: un territorio dove è bello vivere proprio grazie alle iniziative volte alla sostenibilità ambientale, senza dimenticare il sociale e la sicurezza con condizioni competitive rispetto a Milano. In futuro, l’obiettivo consiste nel migliorare i collegamenti con Milano e puntare ad attività sostenibili sempre meno impattanti sul territorio. Non a caso, la nostra associazione organizza la Settimana per l’Energia con numerose iniziative dedicate a un futuro green e un focus sulle comunità energetiche.

Un profondo senso di solidarietà e del dono

Mauro Parazzi
La Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi ha appena compiuto vent’anni e vanta un ruolo chiave nella solidarietà e nello sviluppo del territorio. “Abbiamo raggiunto tanti traguardi, ma anche cambiato pelle – fa presente il Presidente Mauro Parazzi. Da semplice intermediario filantropico ci siamo trasformati in una realtà che mette in connessione le persone e le risorse di un territorio, in modo da ottenere il maggiore impatto sociale possibile nelle proprie azioni. Oggi, oltre a sostenere e finanziare il Terzo settore, la Fondazione svolge un ruolo di promozione diretta delle azioni, attraverso la coprogettazione territoriale e la programmazione condivisa delle iniziative per ridisegnare il welfare della nostra comunità.
In 20 anni sono stati erogati 20 milioni di euro per sostenere 1.445 progetti, che ne valgono 39 milioni, ai quali ne vanno aggiunti altri 12 milioni ottenuti grazie alle donazioni raccolte da 7.613 soggetti. Fondazione Comunitaria di Lodi è stata costituita il primo agosto 2002 – grazie a un’idea di Fondazione Cariplo e alla volontà di aziende, istituzioni private, pubbliche e singoli cittadini – con lo scopo di favorire la crescita del territorio locale ed è una Fondazione di Comunità, realtà autonoma che si fonda sulla tradizione secolare delle Community Foundations americane. Un traguardo notevole, verrebbe da pensare, ma in realtà non si tratta di un punto di arrivo bensì di partenza – prosegue Parazzi. Perché di progetti ce ne sono ancora tanti per rendere il territorio più forte, più bello e più sostenibile con attività di pubblica utilità a favore delle persone, promuovendo la solidarietà e la cultura del dono e ponendosi come intermediario tra chi vuole investire nella crescita della comunità e le organizzazioni non profit impegnate a realizzare progetti di utilità sociale.
Abbiamo avuto un ruolo sempre più attivo di promozione e affiancamento di iniziative che altrimenti sarebbe stato impossibile realizzare, come dimostra il progetto Im-Patto Digitale, iniziativa nata per rispondere alla povertà educativa e all’emarginazione, alla quale si è aggiunta anche una co-progettazione nel settore dell’agricoltura sociale. Un territorio che ha un grande orgoglio – conclude Mauro Parazzi –, grande laboriosità e intenso senso di solidarietà e di attenzione agli altri, con moltissime realtà che operano nel terzo settore, in termini di associazioni e volontari“.
GIORGIO LAZZARI

Direttore Responsabile
Bruno Bonassi
Responsabile del progetto
Alberto Capitanio
Direttore Commerciale
Andrea Amighetti
Direttore Creativo
Giovanni Formato
Grafica
Andrea Vitali, Devis Renesto
Testi
Laura Arrighetti, Fabio Conti, Giorgio Lazzari, Ivan Scelsa, Chiara Scotti, Donatella Tiraboschi

Editore e Redazione
Cawipa S.r.l.
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Autorizzazione del Tribunale di Bergamo nr. 10/2022

Fotografie, Videointerviste, Postproduzione
IN Photo studio, Crema (CR): Leonardo Costi, Giampaolo Abbondio, Salvatore Tomaselli, Francesca Codazzi, Antonella Sabbioni, Mauro Fiorentini, Greta Baruffi
• Andrea Cherchi

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